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In arrivo HD da 500 GB

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  • In arrivo HD da 500 GB

    Nuovi dischi rigidi da 500 GB da Hitachi
    Hitaghi Global Storage Technologies ha annunciato l'imminente commercializzazione di dischi da 500 GB, appartenenti alla nuova famiglia ATA e SerialATA Deskstar 7K500.

    Come consuetudine, tale sigla indica sia la rotazione (7 sta per 7200 giri al minuto), sia il taglio massimo disponibile (500GB, appunto); il transfer rate dichiarato in lettura sequenziale, sempre rivelatosi attendibile, varia da 64.800 a 31.000 KB al secondo, mentre il quantitativo di memoria cache ammonta ad 8 o 16MB a seconda del modello.

    La capacità di 500 GB è stata raggiunta grazie all'adozione di piatti da 100GB, il cui numero varia in funzione della capacità dei dischi della famiglia.

    Maggiori dettagli sul sito Hitachi Global Storage Technologies

    Fonte..




  • #2
    “Ha senso continuare a ridurre le dimesioni dei dischi rigidi o conviene puntare sulla capienza, per venire incontro al sempre impellente desiderio di GB per i propri dati?”

    Stando ai risultati ottenuti da diversi analisti del settore storage, i produttori di dischi rigidi non sarebbero intenzionati a procedere con gli studi per miniaturizzare i propri dispositivi.

    La scelta appare tutto sommato comprensibile e figlia di attente riflessioni; continuare a ridurre le dimensioni dei piatti mantenendo le stesse capacità richiederebbe sforzi economici troppo ingenti.

    Se per quanto riguarda i dischi da 3,5 pollici il problema della miniaturizzazione non è poi così sentito, diverso è il discorso per quanto riguarda i modelli dai 2,5 pollici in giù.

    Il settore dei 2,5 pollici è cruciale, essendo questi i dischi normalmente utilizzati nei PC portatili, sempre più richiesti e diffusi. In questo campo la capienza massima raggiunta è attualmente di 100GB, ben al di sotto dei 400GB disponibili sui più recenti dischi da 3,5 pollici.

    Tale considerazione serve a ben chiarire quanto una riduzione dei piatti porti a sensibili cali della capienza di un disco, essendo una superficie circolare soggetta ad un dimezzamento dell'area accorciando anche di poco il raggio e la conseguente dimensione dello chassis per conternerlo.

    Prova ulteriore risiede nei dischi da 1,8 pollici, tutto sommato nemmeno tanto più piccoli dei 2,5 pollici, ma dotati di capienza massima solo recentemente giunta a 60GB (dischi utilizzati nei PC ultraportatili e nell'iPod, giusto per fare un esempio).

    Il vero problema risiede però nella produzione di dischi di dimensioni ancora più ridotte. Per i dischi da 3,5, 2,5 e 1,8 pollici infatti non esistono soluzioni alternative di diversa tecnologia, situazione che pone il settore in uno stato di assoluta tranquillità.

    I microdrive da 1 pollice (ma anche quelli da 0,85" di Toshiba) devono fare i conti con le memorie flash sempre più economiche ed enormemente più affidabili. Ecco dunque che ricercare un'ulteriore diminuzione delle dimensioni, con conseguente riduzione delle capienze, risulterebbe un suicidio ecomonico.

    Non avrebbe senso infatti produrre un microdrive, magari da 0.5 pollici con capienza da 2GB, per metterlo poi in concorrenza diretta con una memoria statica di pari capienza a prezzi tutto sommato simili: chiunque sceglierebbe la memoria statica.

    Ecco dunque che gli annunci raccolti dagli analisti vanno visti in chiave futura come un impegno a perseguire capienze superiori su dischi di formati attuali. Sembra una cosa ovvia, pensando ai dischi da 2,5 e 3,5 pollici, ma ciò costituisce sicuramente una inversione di tendenza per i dischi di piccole dimensioni, tendenza confermata proprio dall'ideazione di dischi come il microdrive di qualche tempo fa.

    Obiettivo dei produttori sarà dunque il combattere il sempre più diffuso standard delle memorie flash con l'offerta di dischi da 1 o 0,85 pollici con 8 o 10 GB di capienza entro la fine dell'anno. Per questo periodo infatti nessuna memoria statica potrà contare su un prezzo nemmeno lontanamente comparabile a quello dei microdrive, garantendo dunque un prolungamento della vita di tali apparecchi, la cui crisi palpabile in termini di vendite faceva temere una estinzione a breve termine.

    Spunti di riflessione tratti da Cnet

    Fonte..



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    • #3
      Di nuovi stanno per uscire i modelli PATA (Parallel ATA) che dovrebbe andare + veloce e avere tipo 16 MB di buffer. Ma poi mi chiedo... dissipare il calore di 500 Gb... ci va per forza il raffreddamento a liquido per hd, ma solo negozi specializzati lo hanno... e se pensate di fare i furbi non mettendocelo pensate una semplice cosa, se avete 500 gb li vorrete usate tutti riempiendo l hd con cavolate di ogni genere e tipo... quindi okkuperete i settori + esterni che dovranno far girare + veloce il tutto per leggerli... quindi produrra il doppio del calore e se volete dei dati grezzi, calcolate che dopo un ora di lavoro un hd da 80 gb 2 mb di cache non lo potete toccare per + di 5 secondi o vi ustionate... il massimo che ho preso fin ora per rapporto qualita prezzo è il 200 gb ata 8mb raffreddato da 2 ventole posteriori. Vi faccio anche un altro esempio + calzante... se avete notato c è stato un periodo dove ogni giorno usciva un hd con dimensioni maggiori da 80 sono rapidamente saliti a 200 e poi si sono spinti al massimo della frontiera col 250 gb. Non sono andati oltre per il semplice motivo del dissipamento del calore. Una cosa però mi sono sempre chiesto e continuerò a chiedermi... ma perchè non fare i componenti + grandi? 10 cm di spazio li posso togliere dalla mia vita, i dati bruciati e consecutive imprecazioni di vario genere, invece no...
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