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"medal Of Honor" Tra Cinema E Videogiochi

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  • "medal Of Honor" Tra Cinema E Videogiochi

    Cinema e videogiochi, pur viaggiando su binari apparentemente paralleli si sono incontrati in più di un' occasione. Sono tantissimi i casi in cui un film di particolare successo è stato trasformato poi in un videogioco, a partire dalle decine di giochi tratti da "Star Wars" che circolano dai primi anni 80. Da qualche tempo a questa parte si è andati anche oltre, cominciando a realizzare film basati su videogiochi famosi. E' il caso ad esempio dei due film tratti da "Tomb Raider", dei due tratti da "Resident Evil" e del cartone animato basato su "Final Fantasy". Ora il connubio tra cinema e videogames si arricchisce di un nuovo inedito tassello. Per la prima volta infatti, è stato realizzato un videogioco avvalendosi per la realizzazione della trama di professionisti del mondo del cinema. E che professionisti. Il gioco in questione è "Medal of Honor - European Assault", terzo (se non erro) episodio di una serie di videogames ambientati nella seconda guerra mondiale. Per realizzarlo la Electronic Arts, casa produttrice, si è avvalsa della collaborazione di John Milius. Milius è uno dei cineasti piu' importanti di Hollywood, grande regista (suo il film "Un mercoledì da leoni", solo per citarne uno) e grandissimo sceneggiatore (ha scritto la sceneggiatura di "Apocalypse Now"). Da diversi anni Milius collabora con il Pentagono, presso l' Institute of Creative Technology, ICT, un istituto che riunisce numerosi registi e sceneggiatori, con lo scopo di realizzare simulazioni per l'addestramento dell'esercito statunitense, immaginando ed elaborando i nuovi scenari di guerra che i soldati americani potrebbero trovarsi a fronteggiare. E' proprio grazie all'esperienza maturata all' ICT che Milius è stato scelto dalla EA Games. Milius, nella realizzazione del videogioco, si è occupato dello sviluppo della trama, e dell'intreccio narrativo. Milius ha trovato l'esperienza stimolante, in quanto gli ha permesso di sperimentare un novo modo (quello interattivo) di costruire una storia. Secondo Milius, infatti, le emozioni che possono essere provate alla visione di un film, restano le stesse anche quando lo si guarda una seconda volta, mentre grazie all' interattività, un videogioco puo' trasmetterti emozioni diverse ogni volta che si gioca. Proprio l'esigenza di interattività sarà secondo Milius il traino per lo sviluppo tecnologico del futuro. Una esigenza che riguarderà un po' tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana, e tra questi ovviamente anche il cinema. Un esempio di cinema "interattivo" si è avuto qualche mese fa in Giappone dove in una sala cinematografica è stato proiettato un Anime sperimentale: all' ingresso della sala venne posto un apparecchio per la scansione dei volti, in grado di sceglierne alcuni a caso tra quelli degli spettatori e successivamente di modellarli su quelli dei protagonisti del cartone animato. Così molti spettatori hanno visto dei personaggi con il proprio volto. Tuttavia, quando si parla di interattività per il cinema, Milius si mostra scettico. Secondo lui il cinema fra cinquanta anni non sarà piu' come lo intendiamo adesso e sarà un' esperienza del tutto diversa. Lo stesso si puo' dire dei videogiochi. Eppure Milius è convinto che cinema e videogames continueranno a viaggiare separati, pur tornando ad incontrarsi in molte occasioni, perchè secondo lui, ci sono esperienze ed emozioni che solo il cinema sà dare, e che non troveremo mai in un videogioco, e viceversa.
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