ROMA (Reuters) - Si è spento questa mattina in un ospedale di Ostia, vicino Roma, l'attore e regista Sergio Citti, collaboratore di Pier Paolo Pasolini e per alcuni versi suo erede artistico.
Lo conferma l'Istituto Luce, che aveva prodotto e distribuito alcune delle pellicole più note di Citti. Da tempo l'attore romano, nato a Fiumicino nel 1933, soffriva di cuore.
Citti aveva legato la sua carriera alla figura di Pasolini, per il quale fece da consulente dialettale per i romanzi "Ragazzi di vita" e "Una vita violenta". Da qui nacque un sodalizio artistico destinato ad interrompersi solo con la morte dello scrittore, ucciso all'Idroscalo di Ostia in circostanze ancora non chiarite il 2 novembre 1975.
Collaboratore di Pasolini in quasi tutti i suoi film, Citti esordì alla regia con Ostia (1971) rivelando una spiccata personalità. Se ne ebbe conferma in Storie scellerate (1973) e poi in Casotto (1977), Due pezzi di pane (1979) e Il minestrone (1981).
Dopo alcuni anni di assenza è tornato dietro la macchina da presa con Mortacci (1989), curiosa storia a episodi ambientata in un cimitero, e con I magi randagi (1996).
(Fonte: Reuters)
Lo conferma l'Istituto Luce, che aveva prodotto e distribuito alcune delle pellicole più note di Citti. Da tempo l'attore romano, nato a Fiumicino nel 1933, soffriva di cuore.
Citti aveva legato la sua carriera alla figura di Pasolini, per il quale fece da consulente dialettale per i romanzi "Ragazzi di vita" e "Una vita violenta". Da qui nacque un sodalizio artistico destinato ad interrompersi solo con la morte dello scrittore, ucciso all'Idroscalo di Ostia in circostanze ancora non chiarite il 2 novembre 1975.
Collaboratore di Pasolini in quasi tutti i suoi film, Citti esordì alla regia con Ostia (1971) rivelando una spiccata personalità. Se ne ebbe conferma in Storie scellerate (1973) e poi in Casotto (1977), Due pezzi di pane (1979) e Il minestrone (1981).
Dopo alcuni anni di assenza è tornato dietro la macchina da presa con Mortacci (1989), curiosa storia a episodi ambientata in un cimitero, e con I magi randagi (1996).
(Fonte: Reuters)
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