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Congratulazioni a Ross

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  • Congratulazioni a Ross

    Congratulazioni a Ross che ha superato l'esame ed è diventata pasticciera professionista a tutti gli effetti

    Bravissima mia cara ma non avevo dubbi
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  • #2
    Congratulazioni a Ross

    Non voglio perdere nessuna occasione per congratularmi e ricongratularmi ancora
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    • #3
      CONGRATULAZIONI ROSS !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!
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      • #4
        Congratulazioni Ross!!!!!!!!!! Abbiamo una nuova pasticcera tra noi!!!!!!
        Mariavittoria

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        • #5
          Bravissima Ross complimenti!!
          Il mio blog

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          • #6
            Mi unisco anch'io agli auguri per la nostra brava "pasticcera". <auguroni Ross Azzzurra

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            • #7
              Congrarulazioni a Ross

              Carissima Rossana, ma la foto delle "tazzine di cioccolato fondente ed i cucchiaini di cioccolato, con dentro una mousse all'Irish coffee" , con cui hai vinto non potresti postarcela? Ho un gran desiderio di vedere questa meraviglia che sei riuscita a creare, e non credo di essere la sola

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              • #8
                Congratulazioni a Ross
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                • #9
                  Grazie carissime! Sono felicissima di aver fatto il corso, è stato un periodo bellissimo, in cui ho imparato un sacco di cose e mi son resa conto che la pasticceria professionale è fatta di studio e ricerca continue... è molto tecnica e di precisione assolute. Ho ancora molto da studiare ed approfondire, mi sto rivedendo alcune cose imparate, perché prima bisogna avere le basi a memoria, come si suol dire... prima di avventurarsi in cose più complesse.
                  Questa è la foto della consegna del diploma, sono tra la chef pasticciera che è stata una delle nostre insegnanti, e la direttrice della scuola, chef anche lei.
                  Sono stata fortunata sia per gli insegnanti, famosi, di calibro, pazienti, che ci hanno dato il meglio, e per i miei compagni di corso: malgrado le differenze di età e di carattere, siamo stati capaci di diventare un vero gruppo coeso, compatto, e si è visto all'esame finale, dove ognuno ha dato una mano all'altro, non ci siamo intralciati in cucina, c'è stata una collaborazione vera, e tra noi non ci sono stati momenti di tensione o nervosismo, anzi.. Ognuno ha assaggiato i piatti dell'altro, ci siamo confortati nei momenti di ansia e di sconforto (ne abbiamo avuto, di imprevisti!) ci siamo incoraggiati e ci siamo scambiati ricette e pareri, ripassando insieme nei momenti liberi. Ancora adesso ci si sente per telefono,(la maggior parte non è di Roma, è tornata in varie regioni), ci si scambia ricette e valutazioni, indirizzi per trovare stampi ed attrezzi... Insomma, niente invidie, niente pettegolezzi, ed è bello quando succede!
                  Le foto della tazzina... ho fotografato tutto di tutto, peggio di una giapponese, a momenti entro anche dentro la planetaria per fotografare le masse..., al momento dell'esame ho fotografato tutti i piatti e la presentazione dei miei compagni, in tutte le salse ed angolazioni. Arrivato il mio turno (ero l'ultima, perché il cioccolato si serve sempre per ultimo), presa dall'emozione, ho "concordato" il piatto e poi l'ho portato in aula davanti ai giurati, ancora con i guantini in lattice per non lasciare impronte sul cioccolato. Si son messi a ridere quando li ho levati alla svelta mentre spiegavo la storia dell'Irish coffee... insomma, ho fatto le foto a tutti i piatti tranne che al mio posso tentare di descriverlo: c'era il vassoio rettangolare, di porcellana bianca, lungo e stretto, sul quale avevo disposto dei chicchi di caffè, ed i piattini di porcellana bianca quadrati, con gli angoli posti verso il centro. Sopra ai piattini (non ho fatto i piattini di cioccolato perché non ho trovato gli stampi adatti) ho messo i cucchiaini di cioccolato e le tazzine di cioccolato con la panna semi montata gelata, versata con il cucchiaino, come l'Irish coffee, appunto. La presentazione è piaciuta molto, nella sua semplicità, han fatto colpo anche i cucchiaini, perfetti. Siccome nei giorni precedenti l'esame ho fatto diverse prove di tazzine e mousse (volevo vedere se dovevo fare due passate di cioccolato od una più "sostanziosa") perché la mousse mi è arrivata da un'amica, che però mi aveva avvertito che era un po' difficile da fare perché mancava la base di meringa o pate a bombe. Così ho iniziato a far le prove, testando tutto dai miei vicini di casa, sopravvissuti a cinque degustazioni di mousse e tazzine in 4 giorni... Perché l'ultimo test era perfetto, ma il primo... 'na robbba... Insomma, martedì serra, ultimo giorno utile per le prove, era tutto ok. Io bella baldanzosa pensavo di essere a cavallo... Giovedì pomeriggio entriamo in cucina per la preparazione, perché dovevamo preparare le basi, le frolle, i pan di spagna, le creme, ecc ecc... 15,30, sole che batte sui vetri della cucina, forni che vanno a tutta birra, fornelli accesi, la tensione che si percepisce da tagliare con il coltello, tutto un affaccendarsi intorno alle bilance, alle planetarie, un urlare "Aiutooo, manca il mieleeeee" o qualche altra cosa, mi viene consegnato un sacco da due chili di Valrhona al 75% di cioccolato (quindi alta percentuale di burro di cacao). Capisco che il pomeriggio è in salita, sia per la temperatura della sala che per il tipo di cioccolato. Infatti faccio fatica a temperare il cioccolato, la cristallizzazione non riesce, le prime tazze, dopo un'ora di lavoro, si frantumano tutte appena uscite dallo stampo. Io... che non ho mai rotto nulla neanche al primo tentativo... I cucchiaini, per fortuna, son già perfetti, solo due hanno due piccole bolle, ma tanto me ne servono solo 3 per i giurati ed uno per la presentazione.... capisco, alle 17, che devo ricominciare tutto da capo. Per fortuna gli errori servono, capisco come devo fare, ricomincio a spatolare il cioccolato sul piano in acciaio. Il termometro digitale, accanto a me, segna 27°... Non racconto qui cosa ho pensato... eppure pazientemente, ho spatolato ed aspettato: ci ho messo quasi mezz'ora a venirne a capo... I miei compagni non osavano nemmeno venire a chiedere, mi vedevano così concentrata e lontana... insomma, verso il cioccolato negli stampi che mi ero portata da casa, sino al bordo e non oltre, poi ruoto il cioccolato per farlo aderire perfettamente ai bordi. Mi tremano le mani, stavolta non devo sbagliare, perché altrimenti i giorno dopo avrei avuto poche ore per fare tazze e mousse. Bisogna trovare il punto giusto, perché le tazze devono essere del giusto spessore, e il cioccolato era ancora molto fluido.... Finalmente capisco che posso ribaltare lo stampo e far colare l'eccesso, spatolare bene per pulire. Mi accorgo che non avevo predisposto la gratella con la carta forno per sgocciolare le tazze,... mi è bastato chiedere per vedere quattro compagni precipitarsi a cercare tutto manco stessero preparando la loro prova d'esame. Lascio sgocciolare lo stretto necessario, poi ho messo in abbattitore per 5' lunghissimi. Ricevo pacche sulle spalle, abbracci, incoraggiamenti, poi finalmente la prova del nove... lo chef mette un dito dentro le tazze... et voilà, la prima esce perfettamente e docilmente, spessa 3 mm, lucida, perfetta, senza bolle, con il manico ben disegnato, senza ispessimento sul fondo. Alle 18 comincio la mousse... che si straccia. Stiamo tutti sistemando le nostre cose, decido di rimandare all'indomani. Torno a casa abbastanza tranquilla, almeno tazze e cucchiaini sono perfetti e fatti. L'indomani alle 9 ci troviamo tutti alla fermata dell'autobus, facciamo colazione insieme, e tutti insieme siamo entrati al Gambero, è stato davvero bello, entrare tutti insieme, sia pure emozionati e tirati, un vero gruppo. Quindi abbiamo iniziato a confezionare i dolci. Io ho ciccato ancora la mousse, però si respira un clima più tranquillo, perché tranne me, tutti stanno lavorando senza intoppi. alle 11 seconda mousse, stavolta riesce e lo so verso mezzogiorno e trenta, quando tolgo le tazzine dal frigo e verifico la consistenza della mousse. A questo punto traslochiamo al terzo piano, dove si è sistemata la giuria, composta da critici e giornalisti eno gastronomici (tra cui Sandro Masci, ex critico gastronomico dell'Espresso e chef lui stesso). Siamo alle ultime battute: chi passa al cannello le meringhe, chi riempie i buchini dei lamponi di gelèe, chi sistema cupole di caramello, ma è un affaccendarsi sereno, parliamo persino a bassa voce, siamo tranquilli. Alle 14 la prima di noi entra con la sua cassata siciliana, io vedo man mano andare e tornare i miei compagni, il tempo non passa mai. Alla fine resto sola in aula, tazze e cucchiaini ancora in frigo, sino al'ultimo, con la panna, che monto a mano, perché deve essere semi montata e si verifica meglio se fatta a mano. Sono l'ultima. Faccio scivolare la panna sulle tazzine, sistemo i cucchiaini e via, ancora con i guantini di lattice indosso, per evitare di lasciare anti estetiche impronte sul cioccolato. Infatti entro in sala, davanti ai giurati, con i guantini. Mi presento, presento il dessert, intitolato "Ricordo d'Irlanda" (non potevo intitolarlo tazzine con mousse all'Irish coffee, perché in realtà la mousse non è completamente una mousse). Mi chiedono il perché del titolo, al che sciorino tutta la storia dell'Irish coffee, di come è stato inventato, dove e perché, ed anche da chi. Spiego come ho composto il dessert, indicando l'alto quoziente di difficoltà tecnica, scopro di avere i guantini, me li levo frettolosamente facendo ridere la giuria (che però capisce che ho correttamente evitato di toccare il cioccolato con le mani), e poi me ne vado lasciandoli a degustare. Con i compagni ci si ritrova nella saletta accanto, si passeggia, si telefona ad amici e parenti, ci si scambiano le impressioni, si cerca di consolare chi crede di aver toppato... Viene l'ordine di sciogliere le righe, ci si rivede dopo mezz'ora per dare tempo alla giuria ed alla direttrice di compilare schede di valutazione. Andare a mangiare? Naaaa, ormai son le 16, al ristorante del Gambero non c'è neanche un grissino.
                  Ultima modifica di Ross; 21-04-2010, 18:36.

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                  • #10
                    Congratulazioni a Ross

                    Grazie per averci fatto seguire passo passo e quasi vivere con te l'emozione di quei momenti
                    E ancora brava e complimenti

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                    • #11
                      Vado in una saletta, c'è Giancarlo con un enorme mazzo di fiori, la macchina fotografica, emozionatissimo, con un'amica che mi stritola di abbracci. Mangio un pezzo di pizza gommosa che Giancarlo mi ha portato dal supermercato sotto al Gambero, 'na schifezza che metà basta, ma ero digiuna dalle 9... Finalmente la direttrice ci chiama, per comunicare privatamente il risultato. Inutile dire che ci sono clamorose insufficienze e successi votazioni, inaspettate: come sempre, chi entra papa in conclave, ne esce cardinale... per pochissimi punti risulto terza, poi c'è la consegna dei diplomi con parenti ed amici arrivati a festeggiare. Noi non riusciamo a salutarci, continuiamo a restare lì a chiacchierare, consolarci, festeggiare, ma io devo correre in cucina a pesare gli ingredienti e predisporre la sala per il corso amatoriale delle 19. Finalmente riusciamo a salutarci, grandi abbracci, un po' di emozione, ci scappa la lacrimuccia, poi via in cucina. Alle 19 la cucina per il corso è pronta, pulita, con gli attrezzi giusti al posto giusto, gli ingredienti pesati e messi per ordine e per ricetta.Alle 19,30 la chef mi guarda e mi chiede di preparare l'amatriciana per 12. A momenti mi prende un colpo... l'amatriciana per 12... raga... meno male che l'avevo preparata da poco... così vado a ravanare nel frigorifero, chiedo aiuto all'aiuto chef nell'altra sala dove stanno facendo lezione amatoriale di baccalà, trovo pentoloni da caserma, preparo un chilo di sugo con il guanciale, un chilo e mezzo di spaghetti, faccio correttamente il sugo... e servo alle 20 in punto, tra i complimenti di tutti perché la spaghettata è piaciuta molto, poi tolgo di mezzo i piatti sporchi e mi rimetto a fianco della chef per coadiuvarla. Inutile dire che non ho toccato cibo, ancora con lo stomaco chiuso. Riesco a bere un bicchiere d'acqua alle 21,30, la serata è ancora lunga.Alle 22,30 finalmente anche l'ultimo se ne va e comincio a "sbaraccare" bottiglie, piatti, bicchieri, per fortuna c'è il plongère che lava tutto. Alle 23 esco finalmente dalla cucina, Giancarlo mi sta aspettando, ha portato a casa i fiori, ha cenato ed è tornato a prendermi. Il Gambero Rosso è praticamente deserto: a parte il plongère e gli uomini della sicurezza, non c'è più nessuno. Mi cambio nello spogliatoio, non mi sembra vero che la giornata sia passata. Sono uno chef pasticciere... mi guardo allo specchio, ho una faccia tiratissima, le occhiaia, mi sento uno straccio bruttissimo, eppure non sono stanca. L'adrenalina mi farebbe andare ancora avanti a preparare e cucinare, poi salgo a prendere il cappotto, esco con Giancarlo, siamo praticamente gli ultimi a lasciare la struttura, sono le 23,20. Saluto e scherzo con il ragazzo della sicurezza, poi finalmente riesco a sedermi in auto... E' dalle 9 di mattina che sto in piedi... e si sente, ora... e scusate se non sono Jane Austen e non riesco a rendere meglio di così l'emozione e la gioia e l'ansia e tutto quello che ho provato nei due giorni dell'esame... Vi lascio la foto delle tazzine con la mousse all'Irish coffee, senza la panna semi montata, che ho fatto: l'ultima prova, quella meglio riuscita.

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                      • #12
                        Scusate, ho dovuto "spezzare" in due il post perché non me lo accettava tutto... in effetti sono stata un po' prolissa... Grazie grazie a tutte davvero per la bella festa che mi avete fatto... Vi voglio bene...Alla prossima!!

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                        • #13
                          E noi vogliamo bene a te
                          Le tazzine sono un capolavoro meritavi di arrivare prima
                          Complimenti perchè sei una donna molto forte, per affrontare ciò che hai fattonon tutti ne sarebbero usciti vincitori, sei in gamba brava
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                          • #14
                            Cara Marina, si, in effetti ho avuto anche io la misura di me stessa, e sono felice di vedere che ho superato tante prove. Mi piace mettermi in gioco, ora mi sento più tranquilla riguardo me stessa... anche se continuerò ad imparare e cercare, sono molto con i piedi per terra e conscia dei miei limiti... Grazie mille vi abbraccio ancora tutte. (ehm, tutti, c'è anche Marcy)

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                            • #15
                              Congratulazioni a Ross

                              ..e le emozioni non erano ancora finite , ora sappiamo veramente tutto. Bellissime le tazzine
                              Ha ragione Marina, meritavi ancora di più, ma quel che conta è che il risultato è raggiunto E domani sarà stage e assistenza ai corsi serali
                              Un bacione
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